Ontologie

Negli ultimi anni la consolidata esperienza del Centro in tematiche inerenti a linguaggi di marcatura, interoperabilità e fruizione via web del patrimonio culturale, si è estesa fino a interessare le soluzioni proposte per il Semantic Web, ed in particolare le ontologie. Attraverso la descrizione ontologica degli standard di riferimento, tanto quelli archivistici quanto quelli più in generale afferenti ai beni culturali, ci si propone di rappresentare l'area della conoscenza interessata dalle attività del Centro attraverso una descrizione formale dell'insieme di concetti che la definiscono e delle relazioni che intercorrono tra essi. Tale descrizione formale è stata affidata al linguaggio OWL (Web Ontology Language), un'estensione del vocabolario RDF basata sulla sintassi XML, che consente di definire classi, proprietà e risorse appartenenti ad uno specifico dominio e in aggiunta a tali potenzialità consente di indicare anche specifiche caratteristiche delle proprietà (identità, simmetria, transitività, cardinalità, etc.), rendendo in tal modo possibili i vari processi di inferenza attivabili da specifici reasoner attraverso tecniche di ragionamento automatico. Per la consultazione e l'interazione con le ontologie descritte formalmente dal Centro MAAS, si è scelto di ricorrere al software DBin, un'applicazione Semantic Web (open source) la cui architettura ricalca quella dei più comuni programmi di file sharing (basati sul modello peer to peer) in analogia a Napster o Emule, in cui l'oggetto di condivisione è rappresentato dalla conoscenza (rappresentazioni concettuali di particolari domini) più che da risorse informative specifiche (quali brani musicali, filmati, foto) e lo scambio riguarda quindi non dati bensì metadati strutturati. Utilizzando DBin è possibile non solo visualizzare le ontologie installate, ma navigarle attraverso le proprietà definite, inserire annotazioni semplici o complesse (sotto forma di triple RDF) nonché visualizzare e condividere queste annotazioni (siano esse commenti, immagini o risorse di altra natura) tra la comunità di utilizzatori di DBin. Il Centro ha messo a punto una Brainlet per DBin, l'ArchiBrainlet (ovvero un’interfaccia di presentazione di ontologie afferenti al dominio dei beni culturali, con particolare attenzione al contesto archivistico) che per ora fa convivere sei descrizioni ontologiche; con il passare del tempo il numero delle ontologie crescerà dal momento che l'obiettivo del Centro, anche attraverso gli apporti di altri utilizzatori di questo strumento di comunicazione e di condivisione delle conoscenze, è di rendere disponibili in un unico sistema di fruizione il maggior numero di descrizioni ontologiche dei modelli dati standard del dominio archivistico e dei modelli dati specifici dei sistemi archivistici piú diffusi, con la prospettiva di arrivare a definire dei mapping logici tra le varie ontologie.
Delle sei ontologie inserite in questa Brainlet, quattro riguardano il settore archivistico e sono: tag library EAD, tag library EAC, ISAD e ISAAR, mentre due sono destinate all’area dei beni culturali tout court: CIDOC CRM e un thesaurus del restauro archivistico.


L'ArchiBrainlet é attualmente disponibile in forma sperimentale a questo indirizzo: http://www.maas.ccr.it/ArchiBrainlet